I giorni di Cagliari vol. II
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I giorni di Cagliari vol. II

35,00 €

A cura di Maurizio Corona 

Contributi di G. Albertini, F. Birocchi, M. Boero, G. Breccia, P. Cau, M. Corona, M.P. Masala, M. G. meloni, T. Oppes, G. Pellegrini e R. Zucca.

Editore: Akademia 2024

264 pag. ill. 

3676
1 Articolo

Ogni città ha giorni speciali che hanno punteggiato la sua storia. Quando nello scorrere del tempo e il sovrapporsi degli avvenimenti la memoria di un popolo si attenua fino a dissolversi, intervengono gli storici, che cercano trovano analizzano documenti di ogni genere per ricostruire le vicende del passato. I giorni di Cagliari ne è un modello. Per la seconda volta Maurizio Corona ha riunito intorno a sé un gruppo scelto di studiosi e ricercatori, ai quali ha affidato la narrazione di fatti e personaggi della Cagliari antica e di quella recente. Ne scaturisce un intreccio suggestivo tra grande e piccola storia, un passaggio di testimone tra la città che affonda le sue radici in epoche remote e quella moderna. I suoi abitanti sono il risultato di incroci millenari. Hanno un'identità di appartenenza e un indole che li rende unici. I cagliaritani sono persone dall'animo e dai modi pacati; un'apparente fiacchezza contraddistingue i loro comportamenti e si riverbera nella calata placida, quasi indolente, del loro dialetto. Una cadenza che come una litania fa da contrappunto al fluire lento del loro italiano. Le parole sono umide come lo scirocco, volano nella penombra da casa a casa, da cortile a cortile. Di vicolo in vicolo. Cagliari ha il fascino delle terre di mezzo, vi si respira aria di oriente e d'occidente, il sale del suo mare ha sapore d'Europa e d'Africa. Vive nel respiro del Mediterraneo, piccola culla del dio Nettuno, che la lambisce e la vezzeggia. Su quelle sponde sciaborda la civiltà del mondo. Chi la ama la sente come un'estensione di sé. Con dedizione d'anima e d'intelletto la amano gli autori di questo secondo volume del libro che ne racconta i "suoi" Giorni. Pagine dalle quali salgono gli echi delle voci antiche, che si mischiano al frastuono della città moderna.